FAQ

Un kit fotovoltaico o impianto plug&play, come stabilito dalla delibera Arera 315/2020 non è altro che un piccolo impianto fotovoltaico destinato all’autoproduzione di potenza nominale 350Wp che è possibile collegare autonomamente al proprio impianto domestico tramite una presa elettrica dedicata. Vi sono inoltre impianti mini fotovoltaico con potenza massima 800Wp che è sempre possibile installare autonomamente e collegare alla presa elettrica. Entrambi i kit possono essere equipaggiati con batterie di accumulo.

Una presa di corrente direttamente collegata al quadro di casa e visivamente identificabile all’interno dell’impianto elettrico. Non si devono utilizzare ciabatte, doppie prese ecc.

La normativa di riferimento è la CEI 0-21

Il kit inizia a produrre energia immediatamente e potete verificarlo tramite il led verde lampeggiante situato sul microinverter. L’unico adempimento normativo da fare è la comunicazione unica al distributore di rete. Trovate una guida per eseguire la procedura qui

Facile, da questo momento state già risparmiando sulla vostra bolletta e potete verificarlo consultando l’app dello smart plug che trovate all’interno del kit.

Un nostro kit può produrre fino a 587 kWh annui.

• Una persona che vive da sola mediamente consuma 1.100 kWh annui ed è possibile quindi arrivare a dimezzare la bolletta elettrica
• Un nucleo composto da due persone mediamente in Italia ha un consumo annuo compreso tra i 2.000 e i 2.700 kWh. Con il nostro kit è possibile risparmiare circa il 20% della bolletta.

• Una famiglia di 3 persone, ha consumi medi 2.880 nel corso di un intero anno.

• Una famiglia di 4 persone, invece, raggiunge valori tra 8 e 9,5 kWh al giorno, vale a dire all’incirca 262,5 kWh al mese e 3.150 kWh all’anno.

Il nostro kit permette di produrre fino a 587kWh l’anno mentre i nostri concorrenti fino a 530 kWh

Come mai?

Risposta semplice:

Un modulo fotovoltaico difficilmente raggiunge la sua potenza di targa a causa di diversi fattori, tra cui, tra i più importanti la temperatura di esercizio. Per questo motivo è prassi sovradimensionare il modulo rispetto all’inverter per massimizzare la resa. Questo non comporta alcun rischio in quanto nella remota ipotesi il modulo lavorasse al massimo, l’inverter gestirebbe fino alla sua massima capacità, senza danni né problemi.

Al contrario se il modulo fosse di poco o per nulla sovradimensionato, spesso lavorerebbe al di sotto della capacità dell’inverter, sostanzialmente producendo meno energia per la tua casa. 

In pratica abbiamo ottimizzato il nostro kit per dare più energia alla vostra casa!

Qualche dettaglio in più.

La potenza indicata come data di targa del pannello è la sua potenza massima del pannello sotto STC( standard test condition) ovvero condizioni di laboratorio che difficilmente si riscontrano in condizioni normali di funzionamento nell’ambiente esterno, per essere più precisi un irraggiamento di 1000W/m2 , temperatura di 25°C e distribuzione spettrale 1.5. Questa è la ragione per cui il pannello solo in rarissimi casi raggiunge la sua potenza di picco. Il nostro kit è ottimizzato tenendo in conto questo aspetto fondamentale.

Sì, l’impianto inizia immediatamente ad immettere corrente una volta collegato per cui il risparmio è immediato, e verrà già rilevato nella prima bolletta dopo l’allaccio.

Non avendo parti in movimento è estremamente raro che il kit si rompa, tuttavia, come ogni prodotto, potrebbe avere dei difetti di fabbricazione. In questo caso entra in gioco la garanzia di prodotto che copre il kit per 12 anni. Basterà contattarci e attiveremo la procedura di sostituzione con il produttore. Sunlight in questo è molto differente dai competitor perchè localizzata in Italia e partner Tsun che è il produttore del kit. In pratica, gestiamo tutto noi, per voi.

La garanzia di prestazioni e quindi del rendimento del pannello è di 25 anni. Le componenti hanno una garanzia di 10 anni. Tuttavia, il pannello al 25° anno è ancora in grado di produrre all’80% della sua capacità.

Non è prevista alcuna manutenzione per il kit durante tutta la sua vita utile, tuttavia nel caso il pannello risulti sporco consigliamo di pulire il vetro.

Chiaramente è molto importante che il nostro impianto si comporti bene anche a fine vita, che ricordiamo essere mediamente di 30 anni. Qui entra in ballo il RAEE.
Il RAEE fotovoltaico domestico, ovvero per impianti di potenza nominale inferiore a 10 kW, deve essere conferito ad un Centro di Raccolta nel raggruppamento n. 4.2, ovvero presso l’isola ecologica del comune di riferimento, che provvederanno poi per ad inviarlo al riciclo.
Il finanziamento dei RAEE fotovoltaici domestici conferiti ai Centri di Raccolta, è a carico dei produttori presenti sul mercato nello stesso anno in cui si verificano i rispettivi costi, in proporzione alla rispettiva quota di mercato nell’anno solare di riferimento. Pertanto, il conferimento dei RAEE domestici ai Centri di Raccolta è gratuito.

Sia la legge La legge 220/2012 che la più recente “Riforma del condominio” del 2020 in merito  all’installazione di impianti fotovoltaici in condominio stabiliscono che l’installazione è sempre permessa, a patto che:

• L’integrità e la funzionalità degli spazio e delle strutture sia mantenuta
• L’immobile non sia sottoposto a vincoli architettonici o paesaggistici

E’  comunque buona norma dare comunicazione al condominio anche se non obbligatorio,  e non servono autorizzazioni di alcun tipo, l’impianto ricade in tutto e per tutto in edilizia

Certamente, questo è un altro grande vantaggio. Il kit è per così dire legato al POD e quindi all’intestatario della bolletta più che all’abitazione.

No, non è necessario l’elettricista se si dispone di una presa dedicata. Se la presa a muro va installata, chiaramente questa deve essere installata da un elettricista; inoltre se state installando un impianto di potenza superiore ai 350Wp, detto plug&play, ma inferiore agli 800Wp, detto anche mini-fotovoltaivo, va inviato al distributore di rete anche la conformità dell’impianto elettrico che va redatta da un tecnico elettricista.

Il kit è assolutamente sicuro, se collegato alla rete immette corrente in un circuito chiuso mentre se l’impianto viene scollegato dalla presa, l’inverter ha un sistema di protezione che blocca immediatamente l’immissione di corrente. 

Assolutamente no. L’impianto per ragione di sicurezza interrompe l’erogazione in mancanza di tensione dalla rete elettrica. Per un’alimentazione di emergenza è necessario un accumulatore, una batteria.

Questo dipende dai tuoi consumi e dal tuo prezzo dell’elettricità. Con il nostro kit si risparmia circa il 20% dei costi energetici di una famiglia media italiana, ovverco circa 500 kWh all’anno. A 36 centesimi per kWh, si tratta di 180€ all’anno di risparmio.

L’impianto si In questo caso di esempio medio l’impianto si ripagherà in meno di 3 anni.